sabato 1 agosto 2009

Queste strane rivoluzioni colorate

Da un decennio lo scenario politico est europeo e centro asiatico è attraversato da strane rivoluzioni che, guardacaso, capitano sempre nel momento di una elezione estremamente importante. Sarà un caso? No, nulla capita per caso, è strategia, strategia della tensione, strategia atta a trovare chi si vende anima e corpo a potenze straniere oppressive e liberticide che ci porteranno tutti quanti allegramente al macello (Terza guerra mondiale). Prendiamo gli esempi avvenuti in questi ultimi dieci anni, ne abbiamo a bizzeffe, tutte queste sono "rivoluzioni colorate".

Serbia nel 2000, con la sua rivoluzione filo-americana, avvenuta dopo una guerra illegittima scatenata dagli u$a; utilizzando come arma la minoranza albanese del kosovo crearono il casus-belli e la necessità di intervenire per riportare la "democrazia" tra i selvaggi serbi. Vi ricordate come i media pompavano la necessità di un'intervento, perché bisognava aiutare i "poveri" albanesi oppressi dai macellai serbi? Bene, quei "poveri" albanesi oppressi, facenti capo all'UCK erano armati e finanziati dai nostri "amici" americani, cosa hanno ottenuto gli u$a con questa guerra per riportare la "democrazia" in Serbia? Tre cose:

1) Hanno eliminato (fisicamente) Milosevic, leader troppo filo-russo per i loro gusti e comunque la Russia non avrebbe reagito visto che all'epoca vi era quell'ubriacone di Yeltsin, mera pedina nelle mani americane

2) Sono ormai presenti in pianta stabile nell'area balcanica

3) Il kosovo è diventato base per lo smercio di droga, prostituzione e traffico d'organi.

Era necessario e giusto riportare la "democrazia" in Serbia aiutando i "poveri" albanesi oppressi, era giusto fare una guerra per avere una base da dove smerciare la loro droga, le loro puttane e strappare gli organi ai giovani serbi prigionieri, come dite? Non ci credete all'ultima affermazione sul traffico di organi? Strano, perché Carla Del Ponte, ex procuratore capo del tribunale penale dell'Aja, è di parere opposto.
Il resto è storia, dopo la guerra ci fu la "rivoluzione colorata" serba, Milosevic venne deposto, consegnato alle autorità dell'Aja e infine giustiziato in cella perché a conoscenza di troppe cose, sopratutto riguardo il decennio di guerra nella ex-Jugoslavia e i finanziamenti americani alle armate islamiche di Bosnia.

Georgia nel 2003, la "Rivoluzione delle rose", da questo momento in poi le "rivoluzioni colorate" assumono un altro connotato, non è più possibile un intervento armato (impossibile visto che gli u$a sono impegnati militarmente in Afghanistan e Iraq) si punta quindi a delegittimare l'elezione del candidato o del partito scomodo agli interessi degli u$a denunciando brogli (inesistenti) e sollecitando nuove ed immediate elezioni. Nel 2003 in Georgia si doveva votare per la presidenza, il presidente uscente era il filo-russo Eduard Shevardnadze già ministro degli esteri sovietico e presidente georgiano dal 1995, il suo sfidante era Mikheil Saakashvili, che è tuttora a capo di un partito filo-occidentale e filo-atlantista ed è l'attuale presidente georgiano. Dopo lo spoglio delle schede, che davano la vittoria a Shevardnazde, come per magia, migliaia e migliaia di persone fomentate da Saakashvili e pagate dagli americani si riversano per le strade gridando allo scandalo e ai brogli e alla necessità di ripetere le elezioni in nome della "libertà" (parola mai tanto abusata come di questi tempi), la comunità internazionale con in testa gli u$a e i suoi lacché europei ottenero ciò che volevano, delle nuove elezioni che Saakashvili ovviamente vinse... Ma la storia non finisce di certo qui, perché credo che tutti vi ricordiate della guerra lampo dell'anno scorso tra Russia e Georgia, dichiarata dai georgiani la notte stessa dell'apertura dei giochi olimpici e fatta passare come attacco russo dai media; una gran parte dei telelobotomizzati occidentali ha creduto a questa menzogna e alle "terribili" immagini dei morti georgiani (finti), guardare per credere, quello che però non tutti sanno, e che i media hanno accuratamente evitato di dire, è che i principali fornitori di armi ai georgiani fossero gli israeliani e che consiglieri militari americani si trovassero nella zona degli scontri, un caso anche questo ovviamente. La Georgia è interessante perché si trova, geostrategicamente parlando, in una zona in cui passa un oleodotto, oleodotto che è in mano ai nostri "amici" americani e sionisti israeliani e serve per convogliare attraverso di esso tutto il greggio estratto dal vicino Azerbaijan, il problema (per i sionisti) è che passa vicinissimo all'Ossezia del Sud, regione a maggioranza russa che vorrebbe l'indipendenza, quindi per togliersi di mezzo questi fastidiosi russi cosa hanno deciso di fare? Hanno optato per la pulizia etnica della popolazione russa Osseta ovviamente, fortunatamente i russi sono intervenuti a difesa della loro gente, del loro popolo, fermando il tentativo di sterminio.

Qui la mappa degli oleodotti della zona, come vedete l'oleodotto passa praticamente a ridosso dell'Ossezia del Sud:



Morti che resuscitano come Lazzaro, morti che cambiano i vestiti, finti genitori che piangono... E c'é ancora gente che crede a queste cazzate e si è visto anche recentemente come queste buffonate colpiscano i deboli di mente, ma ne parlerò tra poco di quello, adesso passiamo ad un'altra rivoluzione colorata.

Ucraina 2004, la "Rivoluzione arancione" altra buffonata mediatica che i telelobotomizzati si sono bevuti a garganella, anche qui il modus operandi è lo stesso della Georgia, il candidato filo sionista e filo atlantista prima ancora di sapere i risultati delle elezioni si dichiara vincitore e come per magia migliaia e migliaia di manifestanti democratici scendono in piazza a protestare denunciando i brogli (ma se ancora non si sapevano i risultati???), tutta la telenovela Ucraina ruota intorno al presunto attentato alla diossina subito da Viktor Juscenko. Juscenko personaggio per nulla trasparente, ma dal passato fin troppo chiaro, infatti il nostro "eroe" comincia la sua attività come banchiere, ma non un banchiere qualunque, fu prima vicedirettore del Credito Agrario Ucraino ai tempi dell'URSS poi nel 1993 venne promosso a Presidente della Banca Nazionale Ucraina, l'equivalente di Ciampi tanto per intenderci, ma al nostro "eroe" tutto questo non bastava, voleva di più e quindi ecco che arriva a "sorpresa", nel 1999, la nomina a Primo ministro (sembra la storia di Ciampi, eh?), l'idillio dura poco e nel 2001 viene sfiduciato dall'opposizione comunista e dai centristi, contrari alle sue posizioni in materia economica e alle sue idee riguardanti le risorse naturali gassose e carbonifere. Arriviamo quindi al 2004 (Juscenko aveva già fondato il suo partito) e alle elezioni presidenziali, campagna elettorale violenta e aspra con un finale a sorpresa, cena con avvelenamento alla diossina (oddio!!!). I media europei si lanciano subito all'attacco, dittatura in Ucraina, attentato russo al candidato filo occidentale e tutta un'altra serie di balle mostruose che i deboli di mente si bevvero a raffica, ricovero in ospedale nella clinica Rudolfinerhaus di Vienna con altrettanto fasulla cartella clinica; il direttore sanitario della clinica Rudolfinerhaus, Dr. Lothar Wicke, affermò che non vi erano prove di avvelenamento e sostenne di essere stato costretto a dimettersi a causa della propria diversità di vedute rispetto "l'avvelenamento". Wicke affermò anche di essere stato ricattato dall'entourage di Juscenko, nel 2008 David Zvania, ex alleato politico di Juscenko ed ex ministro del governo di Julija Tymosenko, sostenne in un'intervista rilasciata alla BBC che Juscenko non era stato avvelenato nel 2004 e che i test di laboratorio erano stati falsificati, come dire, tanto vi abbiamo già preso per il culo e fregati per bene, adesso possiamo anche dirvi che è stato tutta una cazzata... Comunque tornando alla telenovela ucraina le elezioni cominciarono nell'ottobre del 2004 ma nessuno dei due candidati principali ottenne la maggioranza, nel novembre del 2004 ci fu il secondo turno e qui scatta l'operazione "broglio", i media occidentali fomentati da Juscenko e dagli immancabili "osservatori internazionali" parlavano di brogli su vasta scala, che il partito di Juscenko aveva vinto con un margine dell'11% e altre idiozie simili, ma la verità qual'era??? Juscenko aveva PERSO, aveva perso con un 3% di scarto rispetto al suo sfidante Janukovyc (altro che 11% in più), però ai suoi padroni sionisti israeliani e americani la cosa non andava bene, perché l'Ucraina è strategicamente e militarmente importante per il passaggio dei gasdotti e per l'allargamento ad est della NATO, deve essere "cosa loro". Quindi ecco che come per magia migliaia di manifestanti scendono in piazza a Kiev chiedendo "democrazia", in realtà questi chiedevano solo soldi, soldi che hanno ricevuto per aver recitato la parte dei "democratici" per circa 15 giorni, la democrazia è una cosa meravigliosa... Le elezioni del secondo turno vengono annullate e si rifanno nel dicembre 2004, Juscenko finalmente vinse (applausi, che bravo!!!), uno si aspetterebbe una valanga di voti a quel punto, dopo tutta quella sceneggiata per la democrazia, con quanto vinse? Col 52%... Questo cosa significa? Che le cazzate di Juscenko in Ucraina ebbero poco effetto e che con tutta probabilità i veri brogli furono fatti in quest'ultima tornata elettorale, comunque i sionisti ottennero quel che volevano, un'altra nazione a ridosso della Russia per far pressione e creare problemi, tutti si ricorderanno (spero) dei blocchi ai gasdotti durante l'inverno e dei vari allarmi lanciati dai soliti media (freddo polare, mancherà il gas etc etc), fu la giusta risposta russa alle provocazioni ucraine, risposta che fu fatta passare come atto dittatoriale da parte di Putin, patetici... Comunque, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, e Putin, che è molto più sveglio e intelligente dei suoi (nostri) nemici, quest'anno ha siglato un accordo con l'ENI per lo sfruttamento in ESCLUSIVA dei giacimenti gassosi e petroliferi siberiani e la costruzione del cosidetto South Stream, così si bypasserà l'Ucraina e l'Europa intera riceverà tutto il gas necessario, alla faccia dei sionisti, l'appoggio per questa opera sarà dato in totale cooperazione dalla sola Italia e poi dicono che Berlusconi è scemo. Tutta questa opera ha messo in allarme i "poveri" ucraini che si vedranno privati di un sacco di soldi, ecco la giusta punizione per chi si vende alle potenze liberticide e nemiche dell'uomo.

Myanmar 2007, la tentata rivoluzione colorata e fortunatamente fallita, con tutto il suo corollario di finti morti, ovviamente chi altri poteva sostenere a spada tratta questa ennesima rivoluzione "democratica" se non il dipartimento di stato americano...

Ma arriviamo all'ultima rivoluzione colorata, quella di sicuro più umanamente sentita, perché, oddio, ci morì una ragazza mentre pacificamente manifestava a Teheran. Teheran??? Ma siamo sicuri che fosse proprio a Teheran quella persona e che sia veramente morta e che si chiamasse davvero Neda??? Per tutte queste domande vi rimando però a questo sito, dove l'argomento è stato trattato in maniera approfondita, Parte I, Parte II, Parte III.
Il modo di operare è sempre lo stesso, un buffone si vende al sionismo, arrivano le elezioni, il buffone si proclama vincitore ore prima dagli inizi dello spoglio elettorale, le cose non vanno come il buffone spera e quindi parla di brogli, migliaia di persone prezzolate scendono in piazza a manifestare per la "democrazia", il tutto ovviamente viene fatto vedere attraverso media attendibili come Twitter, Facebook e You Tube, poi visto che nessuno se li fila ecco che salta fuori il morto, anzi, la morta... E i cretini occidentali ci credono, svegliaaaaa!!! Svegliatevi bambini, l'abbronzato, il negro obama, il salvatore (come l'ho sentito nominare in tv, siamo alla follia), non è diverso da quello che l'ha preceduto, chi tira i fili sono sempre le stesse persone e vogliono solo una cosa, il potere e il controllo delle risorse naturali centro asiatiche, l'Iran è importantissimo per il loro progetto, perché si trova esattamente nel centro dell'Heart-Land euroasiatico e pur di averlo sono disposti a scatenare una guerra disastrosa. Intanto, visto che lavorano sempre d'anticipo, hanno già progettato il futuro oleodotto che attraverserà tutto l'Afghanistan e che convoglierà il greggio delle Repubbliche ex-sovietiche fino in Pakistan, il tutto in previsione di occupare l'Iran.


Un'altra rivoluzione tentata, ancora più recente, è stata quella del Sinkiang cinese a maggioranza islamica, un tentativo di rivolta violenta finito fortunatamente nel nulla, la Cina non permette intromissioni da parte di nessuno.

Tirando le somme si vede come il modo di operare sia comunque sempre lo stesso, si sceglie un venduto, arrivano le elezioni e si denunciano brogli, dei presunti democratici scendono in piazza a manifestare per la "libertà", si fanno vedere dei finti morti in televisione per far vedere che c'é un regime nemico della libertà, i telelobotomizzati ci credono.

Vi consiglio di leggere questo ottimo articolo del 2002 intitolato: "La penetrazione della talassocrazia americana nell'Heartland euroasiatico"

E di guardare i video di questa trasmissione geopolitica di Rai 2: "Il grande gioco"