mercoledì 19 dicembre 2007

Benvenuti in filosofia spicciola e deliri

Perché ho chiamato così il mio blog? Un pò perché mi sento una specie di "filosofo", come loro mi piace pormi domande (esistenziali o meno che siano) e un pò perché ciò che i filosofi dicevano era spesso visto come delirio dai loro contemporanei. In diverse occasioni sono stato definito nichilista, forse a ragione forse no, fatto sta che riflettendoci sopra penso di avere delle vaghe caratteristiche nichiliste: non credo in una verità assoluta ma in tante verità soggettive frutto delle esperienze personali (ciò che è male per me può essere bene per un'altro e viceversa), non credo che l'uomo sia capace di gestire in maniera corretta la libertà che possiede, cosa che poi lo porta a soffrire, far soffrire e ripetere ciclicamente gli stessi errori. Il nichilista crede che l'esistenza non abbia un vero scopo finale in quanto non esiste una Verità assoluta (Dio) su questo punto ho ancora dei dubbi e per ora rimango nella mia agnosi, almeno fino a prova contraria. E quindi, come un moderno "filosofo" delirante, voglio imbarcarmi in quest'avventura e condividere ciò che mi passa per la mente (o quello che la grande rete ci offre) con chi avrà voglia di seguirmi o meno.

Buona visita!!!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Diversi anni fa impazzivo a pensare al perche' esisto, a quel Dio impossibile descritto dal prete che tentava di insegnarmi la dottrina, poi sono giunta alla conclusione che il mio cervello non ce la puo' fare a capire un mistero cosi' grande. Mancano i dati visivi, mancano troppe cose per tentare di dare o avere una spiegazione convincente. Credo che sia meglio accontentarsi di questa grande opportunita' che e' la vita, senza farsi troppe domande e cercare di godersela il piu' possibile, ma senza danneggiare gli altri, a cui tengo molto. Comunque, penso anche che sia bellissimo fantasticare da soli o insieme ai propri amici su cosa o perche', usanza che purtroppo sta ormai scomparendo, forse causa il "troppo" che c'e' attualmente, forse a causa della smania di fare carriera o di essere per forza qualcuno. Per chi poi? Qualsiasi cosa faremo nella nostra vita, tra 100 anni non interessera' sicuramente a nessuno o a pochi che comunque non avremo l'occasione di conoscere.
Einstein (tutti conoscono il suo nome, ma pochi in realta' sanno esattamente cosa ha fatto),credo abbia fatto sicuramente qualcosa di importante, ma ora a cosa gli serve quello che ha fatto? Avra' speso un totale di anni della sua vita a studiare qualcosa di interessante, casomai trascurando la sua famiglia che sicuramente amava molto, ma senza rendersene conto perche' preso da altro. Dove sto correndo con questo mio discorso? Non lo so, mi sono lasciata prendere dal digitare i miei pensieri, probabilmente i miei neuroni non sono molto ordinati, credo di avere le informazioni salvate qua e la' casualmente, quindi sono costretta a fare lunghi percorsi per arrivare al dunque: viviamo e non rompiamo le scatole agli altri, tanto un giorno moriremo e qualsiasi cosa faremo nella nostra vita interessera' a pochi o molti solo per un determinato periodo e poi puff... scomparsi per sempre.

Daltronde... lo avevo detto che sono:

Difettosa

Anonimo ha detto...

Secondo me molti dei problemi di oggi, sono gli stessi problemi che affliggevano le generazioni passate, la diversità però sta tutta nella quantità di persone che affliggono, categorie di persone che una volta ne erano esenti. Faccio degli esempi, in passato l'uso di droghe era riservato a certe categorie di persone di solito i vati, gli auguri, i sacerdoti e sacerdotesse di vari culti, oggi la droga è ovunque e alla portata di tutti, nessuno potenzialmente ne è esente, altro esempio il cibo, oggi tutti vogliamo mangiare sano/naturale/biologico ma te lo fanno pagare un occhio della testa mentre fino a 70/80 anni fa questi alimenti oggi chiamati biologici erano l'alimentazione base della classe contadina e operaia. Oggi c'é una corsa in atto, una corsa al ribaltamento dei valori o dei punti di riferimento, per essere "figo" o "di tendenza" bisogna fare le stronzate più assurde (come ci propinano dalla TV) o comprare le ultime cacchiate tecnologiche, da qui a poco vedrai che per essere di tendenza basterà essere normali. Tornando al tuo discorso, beh, per me tutto ciò che faremo lascerà un segno più o meno grande nella vita umana, la storia lo insegna, quanti nomi sono stati tramandati nei secoli e millenni? Tantissimi e tutte quelle persone sono state ricordate e verranno ricordate finché l'uomo avrà memoria. Certo qui si parla di personaggi che hanno FATTO la storia ma nessuno ti vieta di provarci, non devi per forza scoprire una nuova teoria fisica come Einstein, basta anche riuscire a cambiare una persona e già così hai lasciato un segno. Se tutti proviamo a essere più corretti e giusti, rispettando cmq la volontà del prossimo, sicuramente ne trarremo beneficio. Ti lascio con una massima di Confucio: "Quando fai un viaggio (inteso la vita) porta con te due amici, da uno prendi i pregi per migliorarti e dall'altro osservane i difetti per correggerti".

Ciao!!!